Addio alla cessione del credito per i bonus edilizi minori: scadenze e novità
Il 17 marzo 2025 segna una data cruciale per i contribuenti italiani che intendono usufruire della cessione del credito o dello sconto in fattura per i bonus edilizi minori, come il bonus ristrutturazioni ordinario, l’ecobonus e il sismabonus. Dopo questa data, tali opzioni non saranno più disponibili per le spese sostenute nel 2024, lasciando come unica alternativa la detrazione fiscale tramite dichiarazione dei redditi.
Le scadenze da rispettare
La comunicazione delle opzioni di cessione del credito o sconto in fattura deve essere inviata all’Agenzia delle Entrate entro il 17 marzo 2025. La scadenza originaria del 16 marzo è stata prorogata di un giorno poiché cade di domenica. È fondamentale rispettare questa data, poiché il mancato invio rende l’opzione inefficace e non sanabile tramite la “remissione in bonis”.
Superbonus: un’eccezione temporanea
Per quanto riguarda il superbonus, sarà ancora possibile optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura fino a marzo 2025, ma solo rispettando i requisiti stringenti introdotti dai decreti del 2023 e 2024. Ad esempio, è necessario che i lavori siano stati avviati entro determinate date e che siano stati rispettati tutti i vincoli normativi.
Cosa cambia per i contribuenti
Con l’addio alla cessione del credito e allo sconto in fattura, i contribuenti dovranno affrontare un cambiamento significativo nella gestione delle agevolazioni fiscali. La detrazione diretta tramite dichiarazione dei redditi diventerà l’unica modalità per beneficiare dei bonus edilizi minori. Questo potrebbe rappresentare un ostacolo per chi non ha una capienza fiscale sufficiente per sfruttare appieno le detrazioni.
Considerazioni finali
La stretta normativa sulla cessione del credito e sullo sconto in fattura è stata introdotta per contrastare le frodi e garantire una maggiore trasparenza nel sistema delle agevolazioni fiscali. Tuttavia, queste modifiche potrebbero avere un impatto significativo sul settore edilizio e sui contribuenti, rendendo più complesso l’accesso ai benefici fiscali.
Fonti consultate: